MEC-TRAINING

Vi presento un progetto che ho sviluppato per l’azienda MEC, è un macchinario che si basa sul sistema isoinerziale (vedi spiegazione sotto), che permette di fare moltissimi esercizi senza i problemi dei “pesi”.
Ho curato il design in modo da far risultare il tutto molto tecnico e allo stesso tempo accattivante, ovviamente si possono avere colri personalizzati e specifici.
Come molte cose che progetto anche questo è entrato a far parte della mia vita quotidiana.

ISOINERZIALE

L’attività motoria definita isoinerziale nasce verso la fine degli anni ‘80 ad opera di due scienziati svedesi Per Tesch e Hans Berg del Karolinska Institutet of Stockholm che si sono posti l’obbiettivo di risolvere una problematica che affliggeva gli astronauti che permanevano per lunghi periodi in assenza di gravità, questa condizione infatti ha come conseguenza una diminuzione significativa della massa muscolare e della densità ossea. La ricerca si è basata su come poter ricreare artificialmente la forza gravitazionale, ovviamente assente nello spazio, a cui gli astronauti avrebbero dovuto contrapporre una forza contraria superiore e che questo sforzo potesse essere ripetuto in modo ripetuto, controllato, modulato e misurato.L’intuizione arrivò osservando un giocattolo che molto tempo faceva divertire grandi e piccini ma che alle sue spalle ha concetti di fisica ben definiti e basilari per questa ricerca, il giocattolo è lo Yo-Yo.Per far azionare lo yo-yo è necessario imprimere una forza che gli permetta di ruotare sul suo asse andando a srotolare il cavo che ha un capo fissato su chi lo aziona e l’altro sull’asse dello yo-yo stesso, una volta che il cavo si srotola completamente questo inizia ad arrotolarsi nel senso inverso in quanto lo yo-yo ha acquisito una forza di rotazione che gli permette di continuare a ruotare andando quindi a ri-arrotolare il filo, maggiore è la dimensione ed il peso dei dischi esterni rispetto all’asse su cui è fissato il cavo e maggiore sarà la forza con cui si ri-arrotola, maggiore è la forza con cui l’operatore aziona nella prima parte lo yo-yo e maggiore sarà la forza acquisita per ri-arrotolarsi nella seconda fase.Il concetto che viene applicato sulle macchine isoinerziali è esattamente il medesimo l’unica differenza è che l’operatore non è il punto fisso ma è il soggetto in movimento mentre lo yo-yo è il punto fisso che effettua solo il movimento rotatorio sul cui asse si srotola ed arrotola il cavo movimentato dall’ operatore. Ovviamente i due scienziati hanno dato come nome alla loro creazione YoYo inertial technology, sono passati molti anni dalla loro creazione e sul mercato si sono presentate diverse altre macchine che operano sullo stesso concetto e vengono generalmente definite Flywheel exercise device.

Vi presento un progetto che ho sviluppato per l’azienda MEC, è un macchinario che si basa sul sistema isoinerziale (vedi spiegazione sotto), che permette di fare moltissimi esercizi senza i problemi dei “pesi”.
Ho curato il design in modo da far risultare il tutto molto tecnico e allo stesso tempo accattivante, ovviamente si possono avere colri personalizzati e specifici.
Come molte cose che progetto anche questo è entrato a far parte della mia vita quotidiana.

ISOINERZIALE

L’attività motoria definita isoinerziale nasce verso la fine degli anni ‘80 ad opera di due scienziati svedesi Per Tesch e Hans Berg del Karolinska Institutet of Stockholm che si sono posti l’obbiettivo di risolvere una problematica che affliggeva gli astronauti che permanevano per lunghi periodi in assenza di gravità, questa condizione infatti ha come conseguenza una diminuzione significativa della massa muscolare e della densità ossea. La ricerca si è basata su come poter ricreare artificialmente la forza gravitazionale, ovviamente assente nello spazio, a cui gli astronauti avrebbero dovuto contrapporre una forza contraria superiore e che questo sforzo potesse essere ripetuto in modo ripetuto, controllato, modulato e misurato.L’intuizione arrivò osservando un giocattolo che molto tempo faceva divertire grandi e piccini ma che alle sue spalle ha concetti di fisica ben definiti e basilari per questa ricerca, il giocattolo è lo Yo-Yo.Per far azionare lo yo-yo è necessario imprimere una forza che gli permetta di ruotare sul suo asse andando a srotolare il cavo che ha un capo fissato su chi lo aziona e l’altro sull’asse dello yo-yo stesso, una volta che il cavo si srotola completamente questo inizia ad arrotolarsi nel senso inverso in quanto lo yo-yo ha acquisito una forza di rotazione che gli permette di continuare a ruotare andando quindi a ri-arrotolare il filo, maggiore è la dimensione ed il peso dei dischi esterni rispetto all’asse su cui è fissato il cavo e maggiore sarà la forza con cui si ri-arrotola, maggiore è la forza con cui l’operatore aziona nella prima parte lo yo-yo e maggiore sarà la forza acquisita per ri-arrotolarsi nella seconda fase.Il concetto che viene applicato sulle macchine isoinerziali è esattamente il medesimo l’unica differenza è che l’operatore non è il punto fisso ma è il soggetto in movimento mentre lo yo-yo è il punto fisso che effettua solo il movimento rotatorio sul cui asse si srotola ed arrotola il cavo movimentato dall’ operatore. Ovviamente i due scienziati hanno dato come nome alla loro creazione YoYo inertial technology, sono passati molti anni dalla loro creazione e sul mercato si sono presentate diverse altre macchine che operano sullo stesso concetto e vengono generalmente definite Flywheel exercise device.

Tipo:

Sportivi

Committente:

MEC

Video presentazione: